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Anna Maria Jokl

Anna Maria Jokl nasce a Vienna il 23 gennaio 1911, in una famiglia ebrea.

Tra il 1929 e il 1932, a Berlino – dove la famiglia si è trasferita nel 1927 –, Anna assolve il suo percorso di studi presso la rinomata scuola di Piscator e trova poi lavoro come drammaturga per la “Universum Film AG” (UFA), come giornalista e anche come sceneggiatrice.

Nell’aprile del 1933 pubblica sul quotidiano «Vossische Zeitung» un racconto dal titolo Der Fremde e un mese dopo, a Berlino ha luogo la prima del suo film sperimentale Tratsch. Entrambi i lavori sono causa di contestazioni e minacce di persecuzione in seguito alle quali la scrittrice è costretta a fuggire a Praga.

Lì si mantiene scrivendo articoli per quotidiani, riviste e emittenti radiofoniche mentre compone Die wirklichen Wunder des Basilius Knox, un romanzo sulla fisica atomica che lei stessa definisce adatto ad adulti e bambini. Il romanzo, che si apre con una prefazione di Oskar Kokoschka, viene pubblicato in lingua ceca già nel 1935. In quello stesso anno conosce la sorella di Franz Kafka, Ottla, che ricorderà in un racconto composto molti anni dopo, dal titolo Essenzen e scrive anche il suo secondo romanzo, dal titolo Die Perlmutterfarbe, indirizzato come il precedente a un pubblico di ragazzi e adulti. Il lavoro non viene pubblicato poiché l’autrice è nuovamente in fuga, il manoscritto, trovato da un complice della fuga stessa, viene portato in Polonia e pubblicato dopo la guerra, con grande successo di pubblico. Anna Maria Jokl giunge dapprima all’ambasciata francese di Praga e nel mese di aprile, a piedi, in Polonia, dove viene internata nel lager di Kattowitz. Da lì riesce a fuggire alla volta della Gran Bretagna.

A Londra la scrittrice lavora soprattutto in ambito sociale: si prodiga per la fondazione e costruzione di un centro di accoglienza per i bambini rifugiati, scrive piccoli drammi per l’infanzia insieme al gruppo teatrale "Young Czechoslovakia" e, a partire dal 1945 e sino al 1949, studia psicologia del profondo, completando la sua formazione in quell’ambito con un corso di specializzazione presso il C.G. Jung Institut di Zurigo che non riesce a terminare perchè resta vittima di manifestazioni antisemite.

Nel 1950 la scrittrice fa ritorno a Berlino est per seguire le riprese del film tratto dal romanzo Die Perlmutterfarbe, ma dopo due mesi viene espulsa dalla DDR, con conseguente sospensione della lavorazione del film.

Dal 1951 al 1965 è a Berlino ovest, dove lavora come psicoterapeuta e pubblicista fino a quando decide di trasferirsi a Gerusalemme. Lì diviene membro del “Verband deutschsprachiger Schriftsteller in Israel” e del P.E.N. degli autori tedeschi all’estero, traduce dall’inglese e dallo yiddish e scrive contributi per riviste e quotidiani sia tedeschi che austriaci come il «Frankfurter Allgemeine Zeitung», «Mnemosyne» e «Merkur».

La scrittrice muore a Gerusalemme il 21 ottobre 2001.

Opere

  • Du und Ich, wir alle, racconto, 1930
  • Wer filmt mit?, 3 copioni, 1933
  • Umělecké základy amatérského filmu, saggio, 1936 (in tedesco: Die künstlerischen Grundlagen des Amateurfilms)
  • Das süße Abenteuer, Eine Geschichte für Kinder, racconto, 1937
  • Basilius Knox. Román pro děti od 10 do 70 let, romanzo per bambini, 1937 (in tedesco: Die wirklichen Wunder des Basilius Knox. Ein Roman über die Physik für Kinder von 10 bis 70 Jahren)
  • Stimmen aus Böhmen, raccolta, 1944
  • Die Perlmutterfarbe. Ein Kinderroman für fast alle Leute, romanzo per bambini, 1948 (1992)
  • Die verzeichneten Tiere, monografia illustrata, 1948
  • Zwei Fälle zum Thema "Bewältigung der Vergangenheit", saggio, 1968
  • Essenzen, annotazioni biografiche e miniature, 1993
  • Die Reise nach London. Wiederbegegnungen, annotazioni biografiche, 1999

Traduzioni in italiano

  • Il colore madreperla, Roma, 1952, Firenze, 2006

Scelta bibliografica

  • Haaker, Christoph, "Sie sind ein geniales Weib..." Erinnerungen von Anna Jokl, in «Zwischenwelt» 17 (2000) 2.
  • Id., "Stein auf ein Grab in Jerusalem. Zum Tod der Schriftstellerin Anna Maria Jokl", in: «Zwischenwelt» 18, 2002.
  • Herweg, Nikola, Funktionszuschreibungen und Funktionswandel bei Kinder- und Jugendliteratur am Beispiel des Kinderromans Die Perlmutterfarbe von Anna Maria Jokl, in M. Gymnich/ A. Nünning (Hg.) Funktionen von Literatur: Theoretische Grundlagen und Modellinterpretationen, Trier, 2005.
  • Liebs, Elke, Wiederbegegnung oder die Farbe der Erinnerung. Anna Maria Jokl: ‚Die Perlmutterfarbe’, in P. Josting (Hg.), Laboratorium Vielseitigkeit. Zur Literatur der Weimarer Republik, Bielefeld, 2005.
  • Pesch, Rudolf, Anna Maria Jokl und der "Jossel Rackower" von Zvi Kolitz, Trier, 2005.
  • Wall, Renate, Lexikon deutschsprachiger Schriftstellerinnen im Exil 1933-1945, Gießen, 2004.
  • Wilcke, Gudrun, Vergessenen Jugendschriftsteller der Erich-Kästner-Generation, Frankfurt am Main/ Berlin/ Bern/ New York/ Paris/ Wien, 1999.

 

Sitografia

www.exil-archiv.de

www.literaturepochen.at

www.literaturepochen.at

www.literaturhaus.at

www.perlentaucher.de

www.literaturkritik.de

www.zeit.de

www.univie.ac.at

www.david.juden.at

www.woz.ch

 

 

(foto: http://www.univie.ac.at )