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Dinah Nelken

Dinah Nelken, (pseudonimo di Bernhardina Schneider), nasce il 16 maggio 1900 a Berlino. Dopo aver terminato gli studi liceali, Dinah completa la sua educazione da autodidatta. Le sue prime storie brevi appaiono negli anni venti sulla stampa berlinese e riscuotono un discreto successo di pubblico. Alla fine di quegli stessi anni la scrittrice si ritira nella colonia degli artisti di Wilmersdorf e lì, nel 1932, scrive il romanzo Eineinhalb Zimmer Wohnung che descrive proprio la vita in un colonia di artisti.

Nel 1936, a causa delle sue idee antifasciste, insieme al compagno e futuro marito Ohlenmacher, emigra volontariamente a Vienna. In questa città scrive numerosi copioni cinematografici e aiutata dal fratello, il pittore Rolf Gero Schneider, compone il suo primo romanzo epistolare, pubblicato nel 1936 con il titolo di Ich an mich, al quale dà il sottotitolo di “Ein Roman in Briefen mit ihrer Geschichte und ihrer Moral für Liebende und solche, die es werden wollen” .

Nel 1938, dopo l’annessione dell’Austria alla Germania, fugge sull'isola dalmata di Korčula. Nel 1943 è in Italia, dapprima sul lago Maggiore, poi a Milano e infine a Roma. Durante il soggiorno italiano lavora per la casa editrice Mondadori. Dagli anni dell’esilio nascono Geständnis einer Leidenschaft (pubblicato nel 1954) e Addio amore (1957).

Dalle esperienze di vita in Italia e dal forte contrasto tra la povertà e le ricchezze del suo territorio e della sua cultura nasce invece il romanzo corredato da foto Ohne Schminke.

Nel 1950 Dinah Nelken fa ritorno a Berlino ovest con il marito e due anni dopo pubblica la versione in diario del suo romanzo epistolare. Nel 1954 viene pubblicato il romanzo Spring über deinen Schatten, spring! una delle sue opere più importanti, che si confronta con l’esperienza del fascismo. Tra gli anni Settanta e Ottanta si impegna nell’iniziativa pacifista denominata "Künstler für den Frieden" (artisti per la pace).

Accanto alle sue opere in prosa (racconti, romanzi) e in versi, si ricordano anche i suoi saggi, i suoi lavori teatrali, per la televisione e per il cinema. Le sue opere sono state insignite di importanti riconoscimenti, tra i quali il premio Viktor Scheffel nel 1920, il P.E.N. nel 1954 e il premio letterario del ministero della cultura della DDR nel 1954.

 

Opere

  • Die Erwachenden, romanzo, 1925
  • Eineinhalb Zimmer Wohnung, romanzo, 1933
  • Ich an Dich, romanzo, 1936
  • Ich an mich, ein Tagebuch, romanzo, 1951
  • Caprifuoco, radiodramma, 1959
  • Spring über deinen Schatten, spring!, romanzo, 1954
  • Addio amore, romanzo, 1957
  • Von ganzem Herzen, ein heiter-ironischer Roman, romanzo, 1964
  • Das angstvolle Heldenleben einer gewissen Fleur Lafontaine, romanzo, 1971
  • Die ganze Zeit meines Lebens, Geschichten, Gedichte, Berichte, miscellanea, 1977/78
  • Lyrischer Lebenslauf einer dichtenden Dame, romanzo, 1988

 

Traduzioni in italiano

  • Io a te, Firenze, 1947

 

Scelta bibliografica

  • Budke, Petra / Schulze, Jutta (Hg.), Schriftstellerinnen in Berlin 1871- 1945, Berlin, 1995.
  • Drescher, Barbara, “Junge” Girl: Autorinnen im Exil, Würzburg, 2002.
  • Id., Wechsel in der Erzählperspektive als Ausdruck der kulturellen Entfremdung in der Nachkriegsprosa von Irmgard Keun, Dinah Nelken und Ruth Landshoff-Yorck, Frankfurt am Main/ Wien, 2002.
  • Joho, Wolfgang, Echtes Gefühl und falscher Glanz : Dinah Nelken, Spring über deinen Schatten, in «Neue deutsche Literatur; Zeitschrift für deutschsprachige Literatur und Kritik» - 4, 1956, H.10, S. 148-151.
  • Scheub, Ute, Verrückt nach Leben.Berliner Szenen in den zwanziger Jahren, Reinbeck, 2000.

 

Sitografia

http://www.kuenstlerkolonie-berlin.de

http://www.kuenstlerkolonie-berlin.de

http://www.kuenstlerkolonie-berlin.de

 

Filmografia e rappresentazioni teatrali

  • Frau wie du, 1934
  • Liebe ohne Illusion, 1935
  • Junge Graf, commedia, 1935
  • Tagebuch einer Verliebten, 1952
  • Engel küssen keine fremden Herren 1968
  • Fleur Lafontaine, dramma, 1977/78

(foto: http://www.rolfs-reisen.de )

Echi della Fremde

Einsamkeit und Leichtsinn
O Tannenbaum